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Cosa fare a Roma la sera tra speakeasy e secret bar

Cosa fare a Roma la sera tra speakeasy e secret bar

Cosa fare a Roma la sera tra speakeasy e secret bar

“Quanto sei bella Roma quando è sera”, canta Antonello Venditti in Roma Capoccia. E come dargli torto? I monumenti illuminati, le piazze affollate e vivaci, i vicoli brulicanti di persone: quando la notte avvolge la Città Eterna, la magia prende vita. Tra ristoranti, locali e club, le notti magiche romane offrono un’infinità di possibilità per chi vuole godersi la serata. Se ami rilassarti gustando un buon drink in un’atmosfera più particolare, scopri cosa fare a Roma la sera tra speakeasy e secret bar.

Speakeasy a Roma: scopri Argot in Campo dei Fiori

Con la loro atmosfera intima e il fascino retrò, gli speakeasy rendono omaggio alla tradizione e all’arte della miscelazione. Qui, abili bartender sperimentano con alcolici di alta qualità e ingredienti unici, dando vita a cocktail particolari ed esclusivi.

Negli ultimi anni Roma si è popolata di secret bar: il fascino della capitale, con la sua vita notturna molto attiva, è particolarmente attrattivo per questo genere di locali, sempre più ricercati da visitatori e locals. Tra i diversi speakeasy romani, Argot in Campo dei Fiori si distingue per l’atmosfera conviviale che si respira e per le serate di musica live che i gestori amano organizzare. Ma a rendere unico Argot è sicuramente l’eccellenza delle sue proposte alcoliche e analcoliche. Scopriamole insieme.

Speakeasy, mixology e 5 cocktail unici

Durante gli anni del proibizionismo statunitense, quando il contrabbando di alcolici era la norma, i bartender furono costretti a inventare nuovi cocktail. L’alcol veniva spesso contrabbandato dai Caraibi, con miscele come Rum e Tequila di bassa qualità, che potevano essere consumate solo se miscelate con altri ingredienti come zucchero, succhi di frutta e bevande gassate.

Con il diffondersi degli speakeasy, si è sentito sempre più spesso parlare del ruolo del mixologist, una figura che unisce le competenze del barman a quelle di un “piccolo chimico”. Gli speakeasy, infatti, sono veri e propri templi della creatività, dell’eleganza e dell’innovazione nel mondo della mixology.

Tra i drink che ci sono giunti da quell’epoca, ecco cinque imperdibili cocktail che troverai nella drink list di Argot in Campo dei Fiori e se sei appassionato del buon bere e del gusto raffinato dovresti assolutamente assaporare.

1. OLD FASHIONED

Il drink d’eccellenza di quel periodo è l’Old Fashioned. Nato negli anni ’20 e ancora oggi intramontabile, è composto da Rye Whiskey, una zolletta di zucchero, due gocce di angostura, un po’ di soda e ghiaccio. Voilà: un classico dalle origini newyorchesi.

2. FRENCH 75

Elegante e frizzante, il French 75 è fatto con gin, champagne, limone e zucchero. 
Ma perché si chiama “French 75”? Una breve e affascinante storia: il sapore intenso della miscela di champagne, gin e limone, era così forte da richiamare alla mente i famosi e potenti cannoni francesi da 75 mm. 

3. BOULEVARDIER

Questo cocktail è un mix di raffinatezza europea e impeto americano, fatto con vermouth dolce, Bourbon whiskey e bitter. Considerato una variante del Negroni, ha guadagnato lo status di “Cocktail ufficiale IBA” solo nel 2020.

4. STINGER

Il nome significa “pungiglione” che nel gergo pugilistico dei primi del Novecento indica un pugno veloce alla testa: proprio come questo drink ti farà sentire. 
Lo Stinger è composto da solo due ingredienti: Cognac e liquore alla menta.

5. PINK LADY

L’origine esatta del cocktail Pink Lady è incerta. Potrebbe essere stato creato dall’architetto Elsie de Wolfe o ispirato dal musical di Broadway interpretato dall’attrice Hazel Dawn, meglio conosciuta anche come come “The Pink Lady”. Quali sono gli ingredienti? Gin, Triple sec, succo di limone e granatina.

Se sei un appassionato di gusti raffinati e dell’arte del buon bere, vivi una serata indimenticabile da Argot in Campo dei Fiori. Contatta il locale e scopri come accedere.